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Tenuta Vandelli

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    Ma dove lascio di Sassol la gente
    che suol de l’uve far nettare a Giove,
    là dove è il dí piú bello e piú lucente,
    là dove il ciel tutte le grazie piove?
    quella terra d’amor, di gloria ardente,
    madre di ciò ch’è piú pregiato altrove,
    mandò cento cavalli, e intorno a mille
    fanti raccolti da sue amene ville.

        (A. Tassoni, La secchia rapita, III, 47. - anno 1620 ca.)

Tenuta Vandelli nasce nel 2011 sulle basi dell’Azienda Agricola Vandelli che dal 1960 circa si occupa di Viticoltura nel territorio di San Michele dei Mucchietti nella fascia pedecollinare della provincia di Modena, pochi chilomteri a sud di Sassuolo sulla riva destra del fiume Secchia.
Grazie alla tenacia e alla passione per la Vigna e grazie all’esperienza acquisita negli ultimi cinquant’anni da Valter Vandelli, che con il supporto della famiglia si è deciso di intraprendere questo progetto che ha come obiettivo il mantenimento e la valorizzazione di un grande patrimonio di qualità, costituito da circa dieci Ettari di Vigneti coltivati a Vitigni tipici del Modenese: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Salamino di Santa Croce, Ancelotta, Malbo Gentile, Spergola e Pignoletto.
Famiglia, territorio e qualità sono i punti fondamentali che ispirano il nostro lavoro quotidianamente e che si traducono in cura ed attenzione reverenziale per la vigna, sistemi di potatura finalizzati a basse rese, vendemmia manuale per la raccolta delle uve, sistemi di vinificazione e spumantizazione all’attualità della tecnica enologica, cura e ricerca fino al packaging delle nostre bottiglie.
Tenuta Vandelli, affonda le radici in una storia centenaria, che coinvolge il passato più nobile di Sassuolo e dell’area che un tempo apparteneva alla nobile famiglia Estense, Signori di Modena e Ferrara. Una storia dove l’aggettivo “radicata” assume particolare valore perché sono proprio i vigneti stessi della Cantina Vandelli ad esserne i protagonisti. Ampi e ordinati filari siti in quell’area di San Michele dei Mucchietti conosciuta con il nome de “Il Bacino”. Nella toponomastica, la storia di questi terreni: era sito proprio qui il Bacino Ducale della Legna, un invaso di forma triangolare di ben 22.000 mq, destinato all’accatastamento dei legnami provenienti dai ricchi boschi dell’Abetina Reale.
Un’opera imponente, un bacino circondato da canali utilizzati per il trasporto della legna e da lunghe muraglie di contenimento. Utilizzato per tutto l’800, il bacino vide scomparire l’arrivo del legname con gli inizi del 1900, sostituito man mano dal carbone, trasportato sempre più via treno.Quella terra però, dalla legna del nostro appennino aveva assorbito sostanze preziose, sostanze che renderanno questi terreni limosi, ricchi e soprattutto unici. Un valore storico ma soprattutto un valore nutrizionale senza paragoni.
Valter Vandelli ha curato queste vigne con un’attenzione  reverenziale nell’arco degli ultimi 50 anni.
Ben consapevoli del valore delle loro terre e riconoscenti per il lavoro di Valter e Lidia, i figli William, Massimo ed Ermanna hanno deciso di sottolineare la qualità di queste vigne, producendo vini all’altezza della loro storia.
Vini di tradizione: “I Vini del Bacino”: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, Spumante Rosè Extra Dry di Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, Spergola Colli di Scandiano e Canossa DOC che non aspettano altro che il vostro “giudizio”. 

 

 

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